mercoledì 19 febbraio 2014

1985: Ritorno al futuro



Ritorno al futuro
(titolo originale Back to the future)

Anno:      1985
Regista:   Robert Zemeckis

«Great Scott!» «Bontà Divina!» «Grande Giove!»
Il film che è diventato l'icona degli anni ottanta, il primo della fortunatissima trilogia prodotta da Spielberg, ideata da Bob Gale e Robert Zemeckis e diretta da quest'ultimo. E pensare che nei successivi quattro anni dalla stesura della sceneggiatura nel 1981, tutti i più importanti studi cinematografici rifiutarono il film. A quanto pare sembrava troppo leggero e troppo poco sexy: esempi concreti di come la costanza porta i suoi frutti. 
Tutti conosciamo la trama: nel primo episodio, Marty McFly (Michael J.Fox ) dal 1985 viene catapultato nel 1955 grazie alla macchina del tempo ideata dal suo bizzarro amico  Emmett "Doc" Brown (Christopher Lloyd). 
Qui come negli altri due film, i protagonisti saranno impegnati tutto il tempo a risolvere problemi per evitare catastrofici paradossi temporali.

Christopher Lloyd e Michael J. Fox
Michael J. Fox durante la lavorazione del film ha dovuto sostenere ritmi impossibili perché doveva recitare contemporaneamente per Casa Keaton. Anche Zemeckis, visto che si filmava tutte le notti,  non se la passava benissimo: «fu il periodo più pesante, più fuori forma e malato della mia vita». 


Christopher Lloyd invece dichiarò che per la costruzione del suo personaggio si ispirò ad Albert Einstein e Leopold Stokowski, direttore d'orchestra statunitense.

Leopold Stokowsk(via)
Il film è pieno di citazioni di personaggi, gruppi musicali e altri film. Ne segnalo una tra tutte: Preferisco l'ascensore!, il celebre film muto del 1923. La carrellata sugli orologi nel laboratorio di Doc all'inizio del film, inquadra uno degli orologi con un pupazzetto attaccato alle lancette. Come non ricordarsi della famosissima scena del film di Harold Lloyd?

Lloyd si arrampicò davvero con sotto una strada trafficata e provò molte altre acrobazie. In questa scena si disarticolò una spalla, ma avrà sempre tutta la mia stima.

Ora scatenatevi al ballo Incanto sotto al mare.
I ragazzi degli anni '50 non erano pronti ad ascoltare questa musica, ma noi sì. 
Grazie Michael.
Let's go!


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